L’alimentazione gioca un ruolo importantissimo per la salute dei nostri denti, a seconda di quello che ingeriamo infatti, possiamo essere in grado di prevenire o favorire la formazione delle carie.
In particolare, i cibi influiscono su due dei fattori principalmente implicati nella comparsa delle carie: i livelli di acidità della saliva ed il quantitativo di zuccheri presenti in quest’ultima. A questo proposito, i cibi ingeriti possono essere distinti in:
- cariogeni: risultano lesivi per il dente ed aumentano sensibilmente il rischio di carie
- cariostatici: azione neutra, non hanno effetto diretto sulla carie
- anticariogeni: contrastano la formazione della carie.
Gli alimenti più sicuri sono ovviamente gli anticariogeni, capaci di contrastare la formazione della carie favorendo la pulizia dei denti e la crescita di batteri benefici nel cavo orale. Questi sono per lo più alimenti con un contenuto di zuccheri basso, molto consistenti che non si attaccano ai denti come alcuni frutti e la verdura. Questi cibi necessitando di una lunga masticazione favoriscono la pulizia dei denti migliorando anche l’aspetto articolare.
Ottimi da consumare a fine pasto o come spuntini. Inoltre, se abbinati a cibi cariogeni possono limitarne gli effetti dannosi (provate con un tocchetto di parmigiano 😉 )
Ecco alcuni esempi di alimenti anticariogeni:
- Frutta fresca non troppo acida e non zuccherina (pere e mele con buccia)
- frutta secca a guscio (mandorle, nocciole, noci…)
- verdure fibrose e crude (carote, lattuga, finocchi, peperoni…)
- formaggi stagionati, latte e latticini perché ricchi di calcio e probiotici
- acqua e bevande senza zucchero (contrastano l’acidità del cavo orale, rimuovono i residui di cibo e, a seconda della composizione, possono apportare minerali preziosi come il calcio e il fluoro);
- Frutti rossi, aglio e cipolla crudi, benefici in quanto potenti antibatterici.
Gli alimenti neutri o cariostatici come carne, pesce, uova e verdure cotte sono invece quelli che non hanno un’azione diretta nella formazione delle carie ma nemmeno nella loro prevenzione, possono comunque essere mangiati liberamente.
Gli alimenti cariogeni infine, sono quelli di cui vanno matti i nostri bambini ma anche quelli, ahimè, più dannosi perché oltre a favorire la proliferazione di batteri nocivi sono responsabili dell’erosione dello smalto. Questi alimenti sono prevalentemente ricchi di zuccheri semplici, molto acidi, morbidi e appiccicosi. I più comuni cariogeni sono:
- Caramelle e dolciumi
- Bibite gassate e succhi di frutta (anche concentrati)
- Patatine fritte e cracker
- Barrette, cereali
- Gelati e granite
- Frutta disidratata come uvetta, albicocche secche, prugne secche e fichi secchi.
Per evitare di danneggiare i nostri denti e quelli ancora più delicati dei bambini, bisognerebbe seguire delle regole di comportamento come quella di mangiare alimenti cariogeni sono quando si è sicuri di poter lavare i denti o quella di consumarli solo saltuariamente, abitudine ottima sia dal punto di vista dentale che nutrizionale.
Infatti, oltre a patologie del cavo orale, un’alimentazione scorretta e disordinata è causa di un problema sempre più comune: l’obesità infantile.
Un’indagine su un campione di 50.000 bambini di terza elementare rivela che in Italia il 20,4% è in sovrappeso, il 9,4% obeso e il 2,4% gravemente obeso, dati che rimangono preoccupanti nonostante il trend in calo nell’ultimo decennio.
Come per la carie, anche in questo caso è fondamentale il ruolo della prevenzione che passa prima di tutto per sane abitudini a tavola e per uno stile di vita corretto.
L’educazione alimentare del bambino e dell’adolescente deve essere volta, più che alla prescrizione di tabelle dietetiche che restano poi spesso inascoltate, a stimolare comportamenti autonomi e corretti.
In particolare è fondamentale l’esempio dato dai genitori e dal contesto familiare che dovrebbero indirizzare il più precocemente possibile il bambino verso abitudini alimentari che pur senza demonizzare alcun cibo, evitino gli “eccessi” di alcuni alimenti dannosi.
In particolare studi effettuati sulle abitudini alimentari di bambini in sovrappeso hanno evidenziato:
- Eccessi di proteine (in particolare di derivazione animale), grassi e zuccheri aggiunti
- Carenze di carboidrati complessi e di fibre (frutta, verdura e legumi)
- Ritmi di alimentazione sbagliati (colazione assente, spuntini o merende troppo ricche, spizzicare continuo, doppi secondi piatti ai pasti principali).
Se questi appena elencati sono i comportamenti “DON’T”, ovvero quelli da evitare, assolutamente “DO” è invece PRATICARE SPORT
Considerando che il peso è dato da un bilanciamento tra apporto calorico e dispendio energetico, oltre che una dieta equilibrata e ben distribuita, va incoraggiata l’attività motoria, sia in termini di sport sia di svago, in cui il bambino possa esprimersi e divertirsi, ma soprattutto va incentivata l’abitudine al movimento spontaneo – scale a piedi, passeggiate, corsa.
Il bambino deve evitare di stare seduto per ore davanti allo schermo della televisione o del computer: è documentato il rapporto diretto tra sovrappeso e ore trascorse davanti al televisore.
Esiste inoltre una stretta correlazione tra movimento e abitudini alimentari corrette. Il bambino attivo, infatti, tende ad alimentarsi in modo più sano e controllato e a prediligere spontaneamente cibi contenenti carboidrati e meno grassi.
In generale dunque, che si parli di denti o di peso corporeo, è sbagliato sottovalutare l’impatto di un’alimentazione sbagliata ma anche imporre ai bambini uno o l’altro alimento o addirittura sottoporli a dieta forzata.
La soluzione migliore è impartire loro una giocosa educazione alimentare e insegnare loro regole semplici che però possono proteggerli da disturbi fisici e psicologici!
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